Mangiare pane tutti i giorni? Ecco quando fa male e quando fa bene

Mangiare pane tutti i giorni? Mangiare il pane tutti i giorni non sempre fa bene. In alcuni casi offre un senso di sazietà prolungato, viene assorbito lentamente, previene le malattie cardiovascolari e fortifica persino le ossa. In altri casi aumenta il glucosio nel sangue, influisce sulle funzioni del pancreas e persino sui disturbi metabolici come il diabete mellito e il sovrappeso. Mangiare pane di segale tutti i giorni apporta tanta fibra, regola l’intestino e agevola anche il metabolismo. Il pane di avena, invece, possiede delle fibre solubili che sono molto utili per ridurre il colesterolo. Mangiare il pane prima di dormire potrebbe fare male perché le farine e gli zuccheri raffinati hanno un impatto negativo sulla salute metabolica. Si aumenta il rischio di sovrappeso e si possono anche avere problemi di glicemia a lungo termine.

Perché mangiare pane bianco fa male? La farina bianca raffinata si ottiene decorticando la parte esterna del chicco. In questo modo se ne vanno il 70% dei nutrienti. La grande quantità di glutine e la mancanza di fibre che si ha nel pano bianco provoca tanti problemi alla salute. Mangiare troppo pane bianco, infatti, può portare all’effetto tappo che provoca dolori intestinali e stitichezza. Questo tipo di pane crea anche dipendenza e per questo se ne mangia sempre di più. Ecco perché fa anche ingrassare. Essendo anche scarico di vitamine fondamentali, può portare, se non integrato bene con i pasti, all’ossidazione delle cellule e quindi a un invecchiamento più rapido.

Perché mangiare pane prima dormire fa male? Una ricerca di Cambridge e del British Institute of Nutrition sostiene che mangiare i carboidrati come il pane prima di dormire aiuta a dimagrire. La ricerca però non prevede quali effetti si hanno a lungo termine. Ad avere giovamento sarebbero solo coloro che hanno uno stile di vita molto frenetico e fanno attività fisica al risveglio. Solo in questi casi una riserva notturna di carboidrati potrebbe rivelarsi utile. negli altri casi, invece, si trasforma in un sovraccarico inutile che crea soltanto problemi di digestione. In altre parole così facendo prima di dormire l’organismo avrebbe bisogno di almeno 12-16 ore di digiuno ogni giorno.

Perché il pane caldo fa male? A sostenere che il pane caldo faceva male erano le nonne. Si pensava potesse causare fastidi allo stomaco e all’intestino. C’era anche chi pensava che potesse portare all’occlusione del tratto digerente. Non mancavano coloro che davano la colpa al lievito che davano ancora attivo quando il pane era caldo. In realtà le ricerche di oggi hanno dimostrato che il pane caldo non fa male. In verità offre diversi benefici. Si ha una penso di sazietà prolungato, è un valido aiuto contro la costipazione, rallenta lo svuotamento dello stomaco. Stimola il transito intestinale, lega le sostanze tossiche e ne favorisce l’eliminazione. Previene le malattie degenerative.

Come riconoscere il buon pane? Dal profumo e dalla ricchezza dei sapori. Ha una crosta croccante. Quella gommosa potrebbe essere poco digeribile perché fatta con una farina con glutine molto forte. La mollica di quello integrale non deve essere troppa marrone perché potrebbe esser stata colorata col malto. Il sapore dovrà essere con una nota acida. Questo grazie alla fermentazione del lievito madre che è caratterizzato da un PH più basso rispetto al lievito di birra. Nella sua etichetta si dovrà leggere che è fatto solo con acqua, farina, lievito madre e sale.  Chi lo acquista direttamente dal fornaio si informi se è fatto con farina biologica. È importante che la varietà di grano sia antica.

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