Al «FestCefalù» la storia della vietnamita che da 40 anni cerca la figlia nata durante la guerra

La storia di Nguyen Thi Dep arriva al Festival del Cinema di Cefalù. Il film documentario della regista vietnamita Doan Hong Le narra la storia di una madre, Nguyen Thi Dep, una donna vietnamita che nel 1969 si era innamorata di un sergente dell’esercito americano a Saigon in Vietnam. Dall’amore fra Nguyen Thi Dep e il soldato americano nel 1972 è nata una figlia: Phuong Mai. Alla nascita della bambina, però, il sergente americano era già rientrato negli Stati Uniti dalla missione vietnamita. La donna cresce la bimba senza mai più vedere suo padre. Quando nell’aprile 1975, negli ultimi giorni della guerra del Vietnam, il governo americano ha organizzato l’Operazione Babylift, per trasferire 3.000 bambini e orfani americani-vietnamiti in America e in altri paesi europei la donna invia la figlia in America perchè ha paura possa essere uccisa.

La signora Dep, infatti,  ha inviato Phuong Mai in America durante quell’operazione perché aveva paura per la propria figlia. In quel periodo, infatti, correvano alcune voci nel Vietnam: i comunisti del Nord quando sarebbero arrivati a Saigon avrebbero ucciso tutte le persone vietnamite che lavoravano per l’esercito americano. La donna non voleva che la figlia fosse uccisa. E così nel 1975, quando la piccola Phuong Mai aveva appena tre anni, la spedisce in America. Da allora sulla piccola Phuong Mai, la madre non ha avuto più notizie. La signora Nguyen Thi Dep non si è mai sposata. Da oltre 40 anni ha trascorso la vita a cercare sua figlia. Nel documentario della regista vietnamita Doan Hong Le viene narrata la storia di questo viaggio di ricerca, il periodo storico nel quale tutto è accaduto e l’amore di questa madre che ha perso la figlia di tre anni senza averla più ritrovata. Il documentario dura 44 minuti e 18 secondi. E’ stato completato lo scorso 11 gennaio ed è nel linguaggio inglese e vietnamita. Il colore della pellicola è il bianco e nero e a colore. Il documentario è già on line su YouTube ed è visibile al grande pubblico del Festival. Ecco l’indirizzo al quale si potrà guardare:


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