Musumeci: «A Lampedusa altri 58 migranti positivi, Roma vuole un lager»

«C’è chi parla di codicilli, di ordinanza legittima o nulla. Intanto, stanotte si sono confermati 58 positivi a Lampedusa. E altri tamponi arriveranno in giornata per l’esito, al secondo controllo che ho disposto. Ulteriore dimostrazione che la mia ordinanza interviene su materia sanitaria e non sulla politica migratoria. Dal Viminiale attendiamo risposte, non altro». Lo scrive sulla sua pagina facebook il Presidente Nello Musumeci che in mattinata ha incontrata la stampa. «Invece di rispondere con atti concreti sull’emergenza immigrazione – ha detto Musumeci -, il governo centrale trova la soluzione: creiamo campi di concentramento, che chiamano tendopoli in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni. Ci troviamo con tende che ci ricordano luoghi e scene da dimenticare assolutamente». E Musumeci ha continuato: «I numeri degli arrivi sono impressionanti: solo a luglio sono arrivati 7067 migranti e ad agosto altri tremila . Nel 2019 sono stati a luglio 1088, ad agosto 1268 in tutto il mese. Davanti questi numeri impressionanti, il governo è arrivato a pensare solo ai campi di concentramento. Pensavano a una tendopoli-baraccopoli anche a Vizzini in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni. che ci ricorda luoghi e contesti assolutamente da dimenticare. E tutto questo senza consultare neppure il sindaco». E Musumeci ha continuato: «Abbiamo mandato i nostri medici nel campo ci concentramento di Vizzini e i medici hanno detto che non esistono i requisiti igienico-sanitario: si sono apparentemente fermati, ma vedrete che andranno avanti. Il 26 giugno, ricorda, è stato chiesto al governo nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza per Lampedusa, sanitario, sociale ed economico. Ancora oggi non è stato dichiarato, nonostante lo stato d’animo in cui vivono gli operatori di quelle isole». Che succederà se entro la mezzanotte non saranno portati via gli immigrati? «Cosa faremo alla mezzanotte, se i soggetti che sono chiamati a dare attuazione alla legittima ordinanza del presidente della Regione, non lo faranno? A noi rimarrebbe solo una strada, quella di rivolgerci alla magistratura poichè ci troveremmo di fronte a una palese omissione, con tutto quello che può determinare in un contesto di epidemia. Se il governo dovesse impugnare la nostra ordinanza, faremo valere le nostre ragioni nelle sedi opportune. Se il governo, invece, ci verrà incontro – ha aggiunto – potrà chiederci 2-3-5-8 giorni di tempo per trovare la possibilità di ricollocare i migranti e di mettere i sigilli in tutti i centri di accoglienza. Se non lo farà, però, li apporremo noi, e metteremo fine a questa indecorosa pagina della nostra Isola. La gente non ne può più e non possiamo accettare che questa gente venga trattata in maniera disumana».

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