Antonino Di Franco: il poliziotto coraggioso e con il senso del dovere

Nasce a Mistretta il 19 Giugno 1956 da Vincenzo e Grazia Cannino. Penultimo di sei figli Antonino frequenta la scuola dell’obbligo a Mistretta. Appena diciottenne, era l’anno 1974, parte per Trieste dove frequenta il corso di allievi guardia di P.S. e vi rimane sette mesi. In seguito avrà l’assegnazione nel reparto mobile di Vibo Valenzia per tre mesi nella squadriglia di Opto Mamertina una squadra che ricercava latitanti nell’Aspromonte. Viene in seguito trasferito alla Questura di Reggio Calabria dove ha l’onore di conoscere Ninni Cassarà allora vice Commissario. Successivamente viene trasferito al commissariato di Villa San Giovanni ed in seguito alla Questura di Pavia. Nel 1978 verrà aggregato alla Questura di Torino dove si svolgeva il primo Maxi Processo alle Brigate Rosse. Rientra a Pavia  in qualità di guardia fino al 1981 e in seguito in qualità di agente. Nel 1978 il sovrintendente Di Franco a Pavia  ha ricevuto un encomio solenne dal ministero dell’interno così come descritto nella pergamena di encomio: “Componente di volante in servizio di perlustrazione per le ricerche di due giovani che dopo aver consumata una rapina insieme ad un terzo, già arrestato, si erano dileguati abbandonando la refurtiva, interveniva immediatamente nella zona riuscendo a rintracciarli e ad arrestarli dando prova di notevole intuito, coraggio ed elevato senso del dovere”.

Era il 1986 ed a Palermo si svolgeva  il Maxi processo alla mafia e tutti coloro che erano di scorta compreso Antonino Di Franco vengono trasferiti a Palermo. Fu questo l’anno che segnò una svolta anche nella vita privata poichè conosce a Cefalù una ragazza, Lucia Agnello figlia del cavaliere Giovanni e Laura Frezza, con la quale convola a nozze nell’aprile del 1988. Dalla loro unione nasceranno due figli: Vincenzo e Simona. Il Sovrintendente Capo Antonino Di Franco rimane a Cefalù e va in pensione nel Giugno 2013. 

Inauguriamo su cefalunews una sezione per far conoscere i poliziotti cefaludesi che hanno operato a Cefalù lasciando un segno importante della loro presenza. L’idea di raccogliere le loro biografie è del Kefablog, l’iniziativa nata per far conoscere Cefalù, finanziata con 1.800 euro di borse di studio costituite dagli emigrati cefaludesi che fanno parte dell’associazione Cefaludesi nel mondo. Ai partecipanti è stato chiesto di pubblicare una biografia di un poliziotto che ha operato a Cefalù. Le biografie saranno lette da una giuria di emigrati cefaludesi che attribuiranno dei punteggi ai partecipanti. Alla fine della gara al vincitore andrà una borsa di studio di trecento euro. (Biografia a cura di Serena Tumminello)

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