A Polizzi una delle processioni del venerdì santo più antiche della Sicilia

Una delle processioni del venerdì santo, fra le più antiche della Sicilia, è quella che si svolge a Polizzi Generosa. Con molta probabilità è nata nella prima metà del ‘600. Ad organizzarla e portarla avanti negli anni è stata la confraternita Maria Santissima degli agonizzanti che a Polizzi è nata nel 1662. La confraternita era costituita da sacerdoti, nobili e professionisti che «dovevano cooperarsi nel far ricevere ai moribondi gli ultimi sacramenti». Una tradizione, quella sull’appartenenza sociale dei membri a questa confraternita, che a Polizzi è arrivata fino ai nostri giorni tanto che ancora oggi vi fanno parte molti professionisti.

A testimoniare le origini antiche di questa processione è anche la statua dell’Addolorata che viene portata ancora oggi fra le strade della città. La Madonna, infatti, è un raro esempio di arte andalusa ed ha le mani e il viso di cera. La processione del venerdì santo che si svolge a Polizzi, quindi, ha origini andaluse e risale al periodo della presenza spagnola in Sicilia. L’origine andalusa della processione del venerdì santo è attestata anche dal fatto che a Polizzi il culto per la Madonna ha da sempre avuto una grande tradizione. Basti pensare che sette delle undici confraternite, nate fra il 500 e l’800, sono state dedicate alla Madre di Gesù. La processione del venerdì santo, fin dall’inizio, è stata molto sentita dalla popolazione. Per prepararla al meglio durante i quaranta giorni di quaresima, nel corso dei secoli, sono nate due feste dedicate alla Madonna che ancora oggi si tengono nei due ultimi sabati che precedono il venerdì santo. Il primo di questi sabato è stato dedicato alla «Madonna  dei mastri» e l’altro alla «Madonna dei burgisi». Le due feste erano organizzate da due diverse corporazioni di Polizzi e la seconda vedeva portare in processione proprio una statua dell’Addolorata diversa da quella che si portava fra le strade il venerdì santo.

Tra le tradizioni andaluse ancora oggi presenti, nella processione del venerdì santo che si tiene a Polizzi, c’è quella dei “costaleros”. E’ una tradizione che in Spagna vede ancora oggi portare a spalla i “passo” ovvero delle pesanti immagini religiose che rimandano alla passione di Cristo. Con molta probabilità durante le prime processioni del venerdì santo che si tengono a Polizzi i membri della confraternita portavano sulle proprie spalle alcune statue che ritraevano Gesù alla colonna e sotto la Croce. Questa tradizione, però, è cambiata nel corso degli anni e oggi durante la processione alcuni confrati portano in giro, fra le braccia, alcune piccole statue che rimandano alla passione di Cristo. Della tradizione spagnola è rimasto ancora oggi l’andamento della processione. Lo stile, infatti, è quello della ricerca e vede la statua della Madonna seguire quella del Cristo morto. Stile della ricerca che non si esaurisce durante la processione con il rito dell’incontro come avviene in altre processioni del circondario.

Qualche anno fa lo stilista Domenico Dolce, originario di Polizzi, ha donato un elegante manto nero con ricamo in oro per la Madonna Addolorata del venerdì santo. Dal 2018, inoltre, ha abbellito la vara dell’Addolorata e vestito i circa 40 confrati della congregazione di Maria SS.degli Agonizzanti che portano a spalla entrambe le vare e le statue dei misteri. 

Le foto sono di Lorenzo Sausa

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