Carmelo Ciano: l’appuntato dei carabinieri che ha dato la caccia al bandito Giuliano

Carmelo Ciano, nasce a Montagnareale in provincia di Messina il 23 novembre 1925. Secondo di due figli viene cresciuto dalla madre con tanti sacrifici in quanto il padre prima che lui nascesse emigrò in Argentina con la promessa che sarebbe ritornato a prendere la famiglia alla sua nascita ma di lui non si ebbero più notizie. Il 23 febbraio del 1945 si arruola nell’Arma dei Carabinieri e dopo la Scuola Allievi presta servizio a Bologna e dopo un po’ di anni in giro per l’Italia anni le viene trasferito in Sicilia dove sarà impegnato nella ricerca del noto bandito Salvatore Giuliano. In servizio presso la Compagnia Carabinieri di Alcamo in provincia di Trapani lavora con un collega che dopo un po’ diverrà suo suocero conoscendo così la sua futura consorte Vincenza La Giorgia nata a Cerda in provincia di Palermo che sposerà nel 1956. 

Dopo il matrimonio viene trasferito alla Stazione Carabinieri di Borgetto in provincia di Palermo dove dopo tre anni nascerà il suo primogenito Salvatore che seguirà le orme del padre arruolandosi nell’Arma nel 1980. Nel 1960 viene trasferito presso la Legione Carabinieri di Bari è poi destinato alla Stazione Carabinieri di Muro Leccese un piccolo paese in provincia di Lecce. Nel 1962 viene alla luce ad Alcamo il secondogenito Mario che seguirà anche lui le orme del padre arruolandosi nell’Arma nel 1981. Il primo dell’anno del 1965 nasce a Muro Leccese la figlia Rosalia. Durante quegli anni nonostante si trovi bene sia nell’ambiente del suo lavoro sia con gli abitanti del paese pensa di ritornare in Sicilia per ricongiungersi con la propria madre ormai da sola da tanti anni e con i genitori della moglie. 

Finalmente dopo un decennio nel giugno del 1970 viene trasferito in Sicilia è destinato al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Cefalù, quale motoclista. In quegli anni oltre al servizio in divisa il Comandante della Compagnia il Capitano Barbaro Zappalà per la sicurezza di furti e borseggi ai danni dei turisti che venivano in vacanza a Cefalù creò una squadra di uomini tra cui lui in abiti civili. Un giorno una coppia di Roma giunta sul lungomare di Cefalù in macchina per recarsi al lido notano appoggiata ad un muretto un tipo alquanto strano vestito con pantaloncini, camicia sbottonata, occhiali e cappellino lui era scuro di carnagione poi con l’abbronzatura  che li guarda con insistenza non convinti della situazione svuotano la macchina e si precipitano al lido chiedendo al gestore del lido  di chiamare i Carabinieri in quanto c’era un tipo strano nel giro di pochi minuti giungono due volanti per arrestare questa persona la coppia con un po’ di paura indicano l’Appuntato Ciano e i colleghi intervenuti dopo una risata spiegano alla coppia che quello è un Carabiniere in servizio di prevenzione intanto in caserma si attende l’arrivo di questa persona che avevano segnalato al rientro ancora ridendo riferiscono al Capitano che il tipo era l’Appuntato Ciano. Il signore un giornalista di Roma al suo rientro a Roma scrisse un’articolo su quanto accadutogli è di venire a fare le vacanze a Cefalù. Nel il 24 febbraio 1982 dopo 40 anni di servizio va in pensione e nel 2003 muore nella sua casa natale di Montagnareale all’età di 77 anni.     

Nella foto l’appuntato Ciano con i suoi due figli anche loro carabinieri.

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