Domenico Giammona: il carabiniere medaglia d’oro al valore militare

Domenico Giammona nasce a Trabia il 6 ottobre 1939, da una famiglia benestante, di cui il padre era custode del castello Lanza di Trabia, mentre la madre era una casalinga. Sin da piccolo maturava la passione per le moto, per i cavalli e per le armi. Ha frequentato e conseguito l’attestato di Avviamento Commerciale a Termini Imerese. Grazie alla sua passione per le moto ha partecipato a diverse gare paesane classificandosi al secondo posto. Nel 1957, avendo anche la passione per i cavalli, si è arruolato nell’Arma dei  Carabinieri all’età di 17 anni, iniziando il servizio a Roma, Vi resta per tre anni. Durante questa permanenza, ha partecipato a dei Caroselli dei Carabinieri durante le feste dell’Arma, andando anche in Belgio alla corte di Re Balduino. Nel 1959, lascia il reggimento a cavallo, per trasferirsi al nucleo motociclisti di Roma, tenuta dal Presidente della Repubblica, effettuando svariati servizi di vigilanza nella provincia di Nuoro.

Nel 1963 dopo 6 anni di servizio prestato nell’Arma, essendo un servizio pericoloso di vigilanza per le Corriere chiamato “ servizio Pac ” il padre preoccupato, convinse il figlio a congedarsi. Dopo essersi congedato per circa 6 anni decise di intraprendere una nuova strada ovvero quella dell’investigatore privato. Durante i primi mesi di congedo è stato richiamato per circa 40 giorni a causa dei grandi fatti successi a Cioculli dove hanno perso la vita 3 Carabinieri ed un alto Ufficiale, a seguito di un attentato dinamitardo. Nel 1971, lo Stato lo richiamò in servizio a Palermo, come motociclista. Dopo circa 2 anni di permanenza,  il 2 Aprile 1974 ,ebbe un conflitto a fuoco con 5 persone responsabili di rapina ai danni di un istituto di credito, liberando una persona ostaggio di un malfattore e ricevendo  per questi fatti una medaglia d’oro al valor militare, come riconoscimento per il brillante lavoro portato a termine. Sempre per gli stessi motivi è stato promosso a grado superiore con medaglia d’argento dal comando generale dell’Arma dei  Carabinieri.

Nello stesso anno, anche l’Automobile Club Palermo lo premia, per aver prestato ben 163 soccorsi, rilevato 148 incidenti stradali di cui 25 con conseguenze mortali, ed avendo elevato un numero ingente di contravvenzioni (2347) per infrazioni al codice della strada, ricevette una medaglia d’oro. Sempre in questo anno, venne trasferito in Toscana, a Cecina come motociclista rilevando moltissimi incidenti stradali. Nel 1974 a causa della morte del padre, ritorna a Palermo al nucleo motociclisti. Nel  1984 da Palermo venne trasferito alla Compagnia Carabinieri di Cefalù come motociclista alla radiomobile, dove rimase per circa 3 anni, svolgendo servizio di capo equipaggio.  Nel 1987, torna a Palermo, presso il nucleo motociclisti, per vigilanza stradale. Nell’anno 1992, sempre dalll’Automobile Club di Palermo, ricevette una medaglia d’argento per l’intensa azione preventiva e reprensiva, nel campo della circolazione stradale, eccellendo per entusiasmo, capacità professionale e spirito di sacrificio. Infine nella seduta del 28 Gennaio 1998 in considerazione delle sue benemerenze il Sovrano militare Ordine Ospedaliere di San Giovanni di Gerusalemme gli ha conferito una medaglia di bronzo con spade dell’ordine al merito militense. Un anno dopo nel 1999 si congeda ritornando a fare l’investigatore privato a Palermo, lavoro che aveva precedentemente fatto e che dopo l’Arma, ama fare.  

Inauguriamo su cefalunews una sezione per far conoscere i carabinieri cefaludesi che hanno operato a Cefalù lasciando un segno importante della loro presenza. L’idea di raccogliere le loro biografie è del Kefablog, l’iniziativa nata per far conoscere Cefalù, finanziata con 1.800 euro di borse di studio costituite dagli emigrati cefaludesi che fanno parte dell’associazione Cefaludesi nel mondo. Ai partecipanti è stato chiesto di pubblicare una biografia di un carabiniere che ha operato a Cefalù. Le biografie saranno lette da una giuria di emigrati cefaludesi che attribuiranno dei punteggi ai partecipanti. Alla fine della gara al vincitore andrà una borsa di studio di trecento euro. (Biografia a cura di Giuseppe Ricotta)

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