Palermo: aggrediti due poliziotti, allarme del Siulp: “Città sempre meno sicura”

Due poliziotti sono rimasti feriti a Palermo, in via Oreto, dove una chiamata segnalava un extracomunitario intento a forzare il portone di un palazzo. Alla vista degli agenti l’uomo ha provato a scappare, inseguito dai due poliziotti. Quando si è visto in trappola si è fermato e ha affrontato gli agenti sferrando loro alcune sprangate. Un poliziotto è stato colpito alla testa, l’altro al braccio. Entrambi sono stati trasportati all’ospedale Civico dai colleghi giunti sul posto subito dopo. L’aggressore è clandestino a Palermo da almeno quattro anni, con precedenti penali per aggressione, resistenza, incendio doloso. Due anni fa ha aggredito una pattuglia del radiomobile dei carabinieri che lo aveva sorpreso ad appiccare un incendio. Ora è in cella nel carcere Pagliarelli con l’accusa di violenza, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e tentato furto. «Il fatto accaduto – dichiara il Segretario Generale del COISP di Palermo Nicolò Di Maria – segue numerosi casi di violenza giornaliera in tutto il territorio nazionale ai danni delle Forze dell’Ordine tanto da divenire una vera e propria mattanza. L’incontrollata ed inefficiente gestione del fenomeno immigratorio, l’inadeguatezza delle dotazioni strumentali e dei protocolli operativi per le Forze di Polizia, nonché la mancanza di pene certe nei confronti di soggetti delinquenziali, vedono responsabili le Autorità governative di questo Paese alla luce della mortificante insicurezza delle città italiane, diventate come nel caso di ieri delle Banlieue parigine. Il grido di allarme di questa Organizzazione Sindacale, che rappresenta migliaia di poliziotti in Italia, continua a rimanere inascoltato – prosegue Di Maria – persino nelle richieste riguardanti regole operative certe e strumenti essenziali come il Teaser che, come in questo caso, avrebbe permesso ai due colleghi di operare in sicurezza senza pregiudicare la propria incolumità personale. Le condizioni nelle quali si trovano costrette ad operare le Forze dell’Ordine non possono più essere tollerate ed impongono alla Politica un’immediata revisione legislativa. Il Governo di questo Paese non può più ignorare il dilagante fenomeno delinquenziale spesso di matrice straniera che imperversa nelle nostre città, alimentando nella collettività la percezione dell’assenza dello Stato e pericolosi populismi nefasti per le Forze dell’Ordine e la sicurezza dei cittadini».

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