Cefalù è senz’acqua potabile ma si devono pagare 432mila euro di potabilizzazione

Da 120 giorni i cefaludesi non ricevono acqua potabile dai rubinetti di casa propria ma Sorgenti Presidiana, che gestisce il potabilizzazione, emette fatture per gli oneri di potabilizzazione per un ammontare di 432mila euro. Il periodo per il quale la società che gestisce il potabilizzatore ha emesso fatture è quello che va dal 1 giugno al 30 settembre 2016. Lo stesso per il quale ai cefaludesi è vietato consumare l’acqua di casa propria per usi umani e per la preparazione degli alimenti. L’ordinanza con il quale il sindaco ha decretato la non potabilità dell’acqua, infatti, è stata firmata il 16 giugno e ad oggi non è stata ancora revocata. Come mai nonostante l’acqua di Cefalù è stata dichiarata non potabile la società che gestisce il potabilizzatore ha continuato a potabilizzarla?

A portare alla luce la questione è Saro Di Paola su qualecefalù. Sorgenti Presidiana, in altre parole, chiede il pagamento di 432.606 euro ed ha inviato le fatture all’Amap. Ciò perchè il sindaco, lo scorso 3 giugno, ha ordinato alla società palermitana di gestire il servizio idrico comunale per 120 giorni. Servizio, però, che Amap si è sempre rifiutato di gestire perchè, a suo dire, il sindaco non ha il potere di emettere ordinanze del genere. La questione è così sbarcata in Tribunale e se ne attende la discussione del merito presso il Tar di Palermo. Il fatto non è sfuggito a Sorgenti Presidiana che, nell’inviare le fatture all’Amap, aggiunge: «qualora il comune di Cefalù dovesse risultare soccombente nel contenzioso con l’Amap, gli oneri di potabilizzazione dovranno essere a quest’ultimo ribaltati». L’Amap dal canto suo ha subito risposto a Sorgenti Presidiana. Ribadisce che dall’1 febbraio 2016 non gestisce più il servizio idrico del comune di Cefalù. Per questo nella missiva diffida Sorgenti Presidiana dall’emettere fatture ad essa intestate.

Chi dovrà pagare adesso i 432mila euro a Sorgenti Presidiana se ai cefaludesi è vietato consumare l’acqua di casa propria perchè dichiarata non potabile dal sindaco di Cefalù?

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