Fra amap e comune si va avanti nella controversia: anche il Cga si pronuncia

Dopo il Tar di Palermo, anche il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha confermato la piena efficacia dell’ordinanza con cui il 3 giugno scorso il Sindaco di Cefalù ha imposto alla Società Amap la gestione del Servizio Idrico nella Città, per un periodo di 120 giorni. Lo annuncia un comunicato della segreteria del sindaco di Cefalù che così continua: «al Giudice di Appello si era rivolto la Società palermitana, chiedendo la sospensiva del provvedimento sindacale e la rapida fissazione della discussione per il merito. Solo quest’ultima richiesta è stata accolta dal Cga , che, con propria Ordinanza del 9 settembre scorso, ha chiesto al Tar la sollecita fissazione dell’udienza di merito… senza sospendere il provvedimento impugnato». Lo stesso comunicato informa che «anche la seconda fase del giudizio cautelare ha, pertanto, visto prevalere le tesi sostenute dal Comune normanno, rappresentato e difeso dall’Avvocato Daniela Ferrara». La controversia riguarda due ordinanze del sindaco di Cefalù. La prima del 3 giugno con la quale il primo cittadino ha ordinato all’Amap di gestire il servizio idrico comunale per centoventi giorni. L’altra, del 10 giugno, con la quale vengono date disposizioni per interventi urgenti finalizzati alla funzionalità del depuratore di contrada Sant’Antonio. Il Tar della Sicilia a luglio aveva respinto la richiesta dell’azienda di sospendere l’ordinanza del sindaco di Cefalù con la quale veniva disposta la prosecuzione del servizio durante il periodo estivo.

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