Ospedale Cefalù: interviene Gianfranco Gentile

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una nota da Gianfranco Gentile, componente del coordinamento regionale di Anci Giovani.

In base al recente piano sanitario del Governo Regionale , potrebbero esserci numerosi tagli a servizi per la comunità. Gli ospedali di Cefalù e Mistretta rischiano un preoccupante ridimensionamento a causa delle scelte fatte dal Governo Regionale in ambito sanitario. In particolar modo, l’ospedale di Cefalù, a causa dei notevoli tagli previsti perderebbe i reparti di oncologia, neurologia, emodinamica, urologia e chirurgia vascolare; con il conseguente serio rischio di far retrocedere l’importante struttura da azienda di riferimento nazionale a struttura di interesse locale. L’ospedale di Cefalù, nonostante sia collocato in un territorio della provincia di Palermo, è sempre stato punto di riferimento anche per i comuni della valle dell’halaesa; motivo per il quale , questa recente decisione ha portato smarrimento per molte famiglie del comprensorio. Anche l’ospedale di Mistretta rischierebbe un ulteriore smantellamento e quindi dopo il punto nascite si paventerebbe la possibilità di chiudere anche il pronto soccorso. Non è assolutamente ammissibile che i tagli fatti devono sempre colpire servizi essenziali per la popolazione. Recentemente abbiamo assistito alla chiusura del punto nascite di Mistretta, con tutte le relative problematiche che ne ha causato per l’intero circondario. Auguriamoci che ci sia una maggiore concertazione da parte del Governo Regionale con sindacati e rappresentanti dei Comuni, rispetto alle scelte che bisognerà fare in ambito sanitario . Gli smantellamenti dei nosocomi di Cefalù e di Mistretta non sono sicuramente delle scelte giuste perché , oltre che mettere a rischio numerosi posti di lavoro, porterebbero in seria difficoltà tante famiglie che per diverse ragioni ne hanno avuto bisogno e che si troverebbero senza importanti strutture sanitarie.

Gianfranco Gentile

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