Castelbuono: Mario Cicero sul «tallone d’Achille» e il consorzio produttori madoniti

A partire dall’insediamento del Sindaco Tumminello, quindi maggio 2012, a Castelbuono tutti vengono a conoscenza dell’esistenza del Consorzio Produttori Madoniti. Infatti, in tanti momenti quali comizi, dibattiti politici, interviste, discussioni al bar, incontri di enti sovracomunali, il Sindaco Tumminello non ha perso occasione per ricordare che il Consorzio il  cui Presidente è l’ ex Sindaco Mario Cicero ha € 160 mila di debiti, tutto ciò per denigrare l’immagine dello scrivente.

Oggi ritengo sia arrivato il momento di raccontare all’opinione pubblica cosa è il Consorzio Produttori Madoniti.

Il Consorzio nasce dalla volontà dei Sindaci aderenti al G.A.L. I.S.C. Madonie nel 2009 e viene dato mandato sia al Presidente del G.A.L che di So.Svi.Ma di avviare tutte le procedure per la costituzione dello stesso. Vengono coinvolti diversi produttori delle varie filiere alimentari che producono  nelle Madonie; nel Dicembre 2009 viene costituito dinanzi il Notaio il Consorzio Produttori Madoniti.

Dopo le procedure di iscrizione alla Camera di Commercio di Palermo avvenuta il 01/02/2010, il consorzio inizia il suo percorso e come si usa raccontare ora persegue la sua mission, cioè  creare i presupposti utili per permettere ai produttori del comprensorio madonita di conquistare spazi di  mercato sia nella provincia di Palermo che in altre parti del mercato globale e principalmente penetrare nel bacino di utenza della Città di Palermo.

Prima di proseguire nel racconto voglio esprimere il mio giudizio sulla missione. Ritengo che molte aziende delle Madonie devono la loro espansione di vendita dei loro prodotti proprio alla lungimiranza di quei Sindaci che nel 2009 dando mandato rispettivamente al Presidente Tilotta – GAL- e Ficile – SOSVIMA- i quali hanno permesso di avere uno strumento comune che promuova e commercializza i prodotti dei soci.

Uno degli strumenti che il consiglio di amministrazione dell’epoca pensa sia utile per raggiungere l’obiettivo della divulgazione e commercializzazione dei prodotti è stato quello di aprire un punto vendita presso il nascente centro commerciale del Forum a Brancaccio, idea sicuramente suggestiva ed affascinante, che vide subito entusiasti tutti i Sindaci tranne uno, quello incarica nel 2009 di Castelbuono che non era d’accordo, memore di un’altra esperienza, quella del Consorzio il Parco che Produce, su cui bisogna chiedere spiegazioni al Signor Vincenzo La Punzina originario di Gangi ed abitante a Castellana.  Lo dissi, lo motivai  non fui ascoltato, infatti, ricordo che per convincermi, sia Tilotta, che Ficile, mi chiesero un incontro a Palermo che tenemmo, dove ognuno rimase sulle proprie posizioni. Io continuavo a ribadire che non eravamo nelle condizioni di gestire quello spazio, che i costi di affitto e gestione erano, a parer mio, esagerati e che non c’era nessuno di noi nelle condizioni di seguire giornalmente questa attività, che se si voleva fare il punto vendita del territorio si realizzava e si  faceva gestire con avviso pubblico a cooperative o soggetti capaci di fare questo lavoro, che si facevano carico delle spese di gestione. Non fui ascoltato, come si fa in democrazia la maggioranza detta la linea la minoranza ( l’unico) si adegua.

Si realizza, così, il punto vendita,  si assumono tre persone  che a turno tengono aperto il negozio, un collaboratore del Gal si adopera a rifornire il punto vendita, sollecitando i produttori a non fare mancare i prodotti, molte volte lui stesso si recava presso le aziende a prendere la merce. I dipendenti che hanno operato presso il punto vendita hanno vissuto a mio parere questa esperienza passivamente senza un vero coinvolgimento, in poco tempo tutte le criticità di quella struttura  vengono alla luce, il tipo di clientela che attraeva il centro commerciale cercava i prodotti di prezzo, i nostri  prodotti hanno  bisogno di un continuo supporto di promozione ( degustazioni, volantini, offerte) niente è stato fatto, nessuno che aveva pensato a quella idea era nelle condizioni di effettuare ciò. Chi pagava l’affitto, la Luce, gli stipendi c’era perciò si andava avanti.

Nel mese di Aprile 2011, mi viene proposto durante un assemblea del Gal di assumere la Presidenza del Consorzio, dimenticavo dalla fondazione del Consorzio ad Aprile 2011 il Presidente è Nino Tilotta, accetto nello spirito di collaborazione che vi è sempre stato nel comprensorio, consapevole che i mie colleghi Sindaci, avessero sempre chiaro la missione che avevano dato al Consorzio e che tutto moralmente rimaneva in capo al territorio.

Di fatti il Consorzio è una struttura Privata con una missione Pubblica.

La prima cosa che faccio, dopo il mio insediamento è di chiedere un incontro, con chi gestiva gli spazi del centro Commerciale al Forum, per ridiscutere l’accordo e trovare la soluzione per lasciare quel punto vendita, cosa che si concretizza nell’Agosto 2011. Nell’accordo si sancisce che alcuni impianti rimangono nel sito e il subentrante avrebbe ristorato il Consorzio per un importo di € 40.00,00, oggi siamo ancora a contenzioso.

Quell’investimento tra: lavori nel punto vendita, arredo, attrezzature, stipendi, contributi, tasse, spese di consulenze ecc, sono costati € 160.00,00 che io mi trovo come eredità.

Non mi tiro indietro consapevole che quelle somme sono state un investimento,  che è servito a molte aziende di acquisire nuovi mercati, tutto ciò nella logica di una condivisione territoriale.

Dopo la chiusura del punto vendita avviamo la creazione del portale per la vendita online,  curato da alcuni ragazzi con competenze, inizio a pianificare la vendita dei prodotti dei soci, tramite una piattaforma di distribuzione con i venditori sui territori, che ancora oggi opera; avviamo con gradualità la mission del Consorzio, partecipiamo a partenariati, fiere, interventi con altre associazioni per promuovere la dieta mediterranea, cerchiamo di dare corpo alla missione originaria del consorzio. Nel frattempo paghiamo altri debiti che nessuno ci aveva preannunciati, BCC Gangi, ENEL, Personale, Fornitori Vari, Consulenti.

Questo impegno, sempre nello spirito di collaborazione territoriale, con quella visione di accrescere l’immagine e le opportunità del nostro comprensorio. Irrompe la polemica, quando Il Sindaco Tumminello pensa di avere trovato il tallone D’Achille per potermi diffamare , infatti, non potendomi isolare o denigrare politicamente, sposta lo scontro sul Consorzio, alimentando polemiche, raccontando bugie su bugie, (la moglie è revisore dei conti del G.A.L queste cose le sapeva anche prima che Lui diventava Sindaco), cercando di riscrivere un’altra storia. Vane sono stati i chiarimenti dati da altri Sindaci, in diversi incontri pubblici,  che con onesta intellettuale hanno ribadito la missione affidata al Consorzio. Imperterrito pur di adombrare l’immagine dello scrivente, il sindaco Tumminello non perde occasioni per ribadire che il Consorzio dove è Presidente Mario Cicero ha 160.00,00 € di debiti.  Questo atteggiamento, utilizzato anche su altri argomenti, ha contribuito a distruggendo, quello spirito che ha visto le Madonie vivere una stagione politica/amministrativa esaltante. Dove ognuno metteva a disposizione le proprie competenze per favorire la crescita dell’intero comprensorio.

Oggi il Consorzio nella sua attività post Forum è attivo, sta accompagnando molte imprese nella commercializzazione dei propri prodotti, si sta organizzando per accrescere l’immagine e i servizi delle imprese socie, sta pianificando nuove forme di servizi da dare ai soci.

Inoltre, sempre nello spirito di collaborazione territoriale siamo stati essenziali, affinché le due aree mercatali, comprensoriali che si sono realizzate nel nostro comprensorio (Blufi, Collesano), non rimanessero cattedrali nel deserto è possano entrare in funzione, infatti, Blufi sarà gestita direttamente dal consorzio come  soggetto che ha partecipato all’avviso pubblico,(unico soggetto partecipante, si correva il rischio di avere gli avvisi deserti), mentre Collesano con un partenariato sottoscritto con una società del luogo ha permesso alla stessa di poter certificare la filiera dei prodotti, aggiudicandosi l’avviso pubblico è giusto ricordare che anche a Collesano vi è stata una sola azienda partecipante.

Inoltre dopo due avvisi andati deserti, per la gestione della piattaforma logistica di Campofelice di Roccella, alla terza sempre unico soggetto  partecipante, garantiremo l’apertura della stessa piattaforma che deve servire per dare occasione di incontro tra offerta e domanda dei prodotti ortofrutticoli e dell’agroalimentare del territorio e le reti commerciali e della ristorazione.

Questo in sintesi quello che sta accadendo in questi anni nella gestione del Consorzio, in questa logica si deve inquadrare la vicenda dell’ Eremo di Liccia, storia su cui è doveroso ritornare, cosa che faro successivamente  dopo l’archiviazione da parte della magistratura, della vicenda Giudiziaria.

Doverosamente ho raccontato una vicenda che è giusto rendere pubblica, in considerazione che l’idea del consorzio nasce con la missione che gli affida la politica, affinché si possano promuovere i prodotti del territorio e non solo.

In quella logica che ognuno faccia qualcosa per il territori, faccio presente che  lo scrivente ad oggi non ha percepito nessun indennizzo come Presidente dal 2011 al 2016.

Mi dispiace deludere qualcuno, che si è costruito una propria visione su alcuni di noi,  facciamo politica per passione, non abbiamo mai abbandonato la nostra professione, non abbiamo chiuso la nostra Partita Iva, abbiamo avuto la determinazione di rimetterci in discussione ritornando ha fare il nostro lavoro, che ci permette di vivere, e di non essere assoggettati ai Partiti o peggio ancora a qualche mediocre politico.  Alcuni di noi abbiamo una visione diversa del bene comune, l’abbiamo vissuto e lo vogliamo vivere come spirito di servizio, siamo anche testardamente convinti che questo nostro operare può dare un piccolo contributo alla crescita sociale ed economica delle nostre Madonie.

Cordiali Saluti

Il Presidente del Consorzio, Mario Cicero

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